Due problemi fisici di cui si parla troppo poco e su cui è necessario saperne di più sono il rachitismo e l’osteomalacia. Se ne parliamo insieme è perché si tratta di due malattie che viaggiano sullo stesso binario, ma mentre la prima colpisce i bambini, la seconda affligge invece gli adulti.

Partiamo proprio dal rachitismo. Questo problema si può presentare già nei primi mesi di vita così come nell’adolescenza ed è determinato principalmente da una dieta non adeguata alle esigenze del proprio organismo. Oltre ad una dieta carente, una delle cause determinanti è la mancata esposizione ai raggi solari, da sola oppure combinata all’alimentazione squilibrata.

A contribuire essenzialmente ad ua dieta non adeguata è una carenza vitamina D. Oggi fortunatamente questo disturbo è molto meno frequente che in passato ma non è del tutto scomparso. Ad esserne interessati sono soprattutto i bambini che vengono allattati in maniera artificiale. La migliore cura per questa malattia è quella di agire intervenendo sulla causa scatenante. Dunque si espone il piccolo paziente al sole e gli si fanno assumere degli integratori alimentari.

Quando il rachitismo si manifesta negli adulti si parla invece di osteomalacia. Questo disturbo è davvero affine al rachitismo, sia per quanto riguarda le cause che la forma in cui esso si manifesta. Anche in questo caso la carenza di vitamina D svolge un ruolo essenziale. Quando si verifica una sua mancanza, sia a causa di un’alimentazione non corretta che a causa di una scarsa esposizione alla luce del sole, può insorgere l’osteomalacia. A causarla possono però essere anche altre patologie pregresse, come ad esempio problemi epatici o renali. L’osteomalacia si manifesta attraverso una debolezza e fragilità muscolare. Le ossa diventano particolarmente deboli e sono soggette a fratture spontanee. Il trattamento dipende come sempre dalla causa scatenante, ma di solito la cura si basa sulla somministrazione di vitamina D.

Fonte immagine: pourfemme.it