imagesProprio in questa estate 2013 c’è stato un vero e proprio boom di meduse nei nostri mari. Tra gli esseri marini più odiati dai bagnanti, le meduse il più delle volte non vengono viste da chi si tuffa in acqua, così da trasformare un piacevole bagno in un momento da dimenticare. La colpa è dei tentacoli urticanti delle meduse, che a contatto con l’uomo provocano sensazioni come dolore, prurito e bruciore.

Fortunatamente, le meduse che troviamo nelle acque italiane non sono pericolose come le specie che si trovano ad esempio nei mari australiani, e che con le loro punture possono portare alla morte. Tuttavia, nonostante non ci facciano rischiare la vita sono comunque degli animali da evitare. Ma se non ci riusciamo e diventiamo dei loro bersagli? In caso di puntura di medusa per prima cosa non bisogna perdere il controllo. In molti appena si accorgono di essere stati punti da una medusa vanno nel panico, non sapendo come comportarsi, come placare il dolore e temendo chissà quali conseguenze.

Vediamo invece qual è il comportamento da seguire. Per prima cosa, appena ci si rende conto del contatto con la medusa si deve uscire dal mare. Si deve quindi verificare se parti di medusa si trovano ancora sul nostro corpo, ed in tal caso dobbiamo rimuoverle con le mani. Per eliminare qualsiasi residuo degli animali marini sulla nostra pelle dobbiamo di seguito disinfettare la parte del corpo punta con dell’acqua di mare. La raccomandazione è quella di usare sempre e solo acqua salata.

E’ quindi utile medicare la parte colpita con un gel a base di cloruro di alluminio. Se non riuscite a reperirlo potete anche provare con una pomata a base di cortisone, utile ad alleviare il dolore. Sono invece sconsigliati rimedi popolari come limone, alcool o aceto. Insomma, in questo caso i classici rimedi della nonna non funzionano.

Fonte immagine: http://attualita.tuttogratis.it/salute/punture-di-medusa-ecco-cosa-fare-e-cosa-non-fare/P89771/