Orecchie-a-sventolaPensate che gli orecchioni colpiscano solo i bambini? Non è così. Gli orecchioni, nonostante siano una delle malattie esantematiche che di norma interessano i più piccoli, possono manifestarsi anche in età adulta. In realtà la definizione medica corretta è parotite, ma ormai tutti siamo soliti indicare questa malattia con il nome di orecchioni.

Come il morbillo, la varicella e la rosolia, gli orecchioni sono riconosciuti come una malattia tipica dell’infanzia, ma gli orecchioni possono essere contratti anche da adulti per la prima volta. Allo stesso modo, avere avuto già gli orecchioni da bambini non ci mette al riparo dal contrarli una seconda volta in età adulta, specie se non si è immunizzati. Anche perché il contagio avviene in modo molto semplice ed immediato, può bastare qualche piccola goccia di saliva.

Ma come possiamo riconoscere gli orecchioni? Naturalmente ci sono dei sintomi con cui essi si presentano e attraverso cui sono facilmente individuabili. Per prima cosa, dal momento che gli orecchioni colpiscono le ghiandole salivari e parotidee, sono proprio tali ghiandole ad apparire più gonfie del solito. Esse assumono la classica forma a pera che è responsabile di aver mutato il nome di parotite in quello popolare di orecchioni. Gli uomini possono notare un aumento delle dimensioni dei testicoli (orchite), mentre le donne possono avvertire un dolore alle ovaie simile a quello del ciclo mestruale. Sia uomini che donne sono colpiti dalla febbre che, come gli altri sintomi, di norma sparisce dopo quattro o cinque giorni.

Non bisogna sottovalutare gli orecchioni in età adulta, visto che tra le possibili complicanze che riguardano gli uomini che ne sono colpiti c’è perfino la sterilità. Il vaccino, consigliato soprattutto alle donne in età fertile, è il miglior sistema di prevenzione. Quanto alle cure, un’alimentazione liquida, del riposo e l’assunzione di antipiretici possono essere sufficienti per la risoluzione del problema.

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