Il fegato è l’organo più grande del nostro corpo, ma ci sono dei casi in cui esso si presenta ancor più grande delle sue normali dimensioni. In questi casi si parla di epatomegalia, una patologia che può essere determinata da una serie di cause differenti. Le principali cause che portano ad un ingrossamento del fegato sono altre malattie, come l’epatite, tumori benigni del fegato, cisti epatiche, problemi al cuore e ai vasi sanguigni, ma ache il diabete e l’obesità.
Purtroppo non è molto facile capire di avere il fegato ingrossato, visto che molto spesso questa condizione non si manifesta attraverso dei sintomi specifici. Ma qualora i sintomi compaiano, quelli a cui prestare attenzione sono i seguenti: pienezza addominale, diminuzione o perdita dell’appetito, reflusso gastrico, acidità di stomaco, nausea, vomito e dolore addominale.
Ma in ogni caso, per avere la certezza che il fegato sia ingrossato ci si può sottoporre a degli spefici esami, quali la tac e l’ecografia addominale. Il medico avrà poi il compito di approfondire le cause che hanno originato questa problematica. E’ chiaro che la terapia sarà collegata alle cause, ma qualunque siano i motivi alla base del fegato ingrossato un ruolo fondamentale lo gioca la dieta.
Ci sono infatti delle piccole regole alimentari che deve necessariamente seguire chi ha il fegato ingrossato. Vediamo quali sono. Per prima cosa bisogna abolire il consume di alcolici e bevande gassate, così come di piatti troppo pesanti ed elaborati e cibi troppo grassi. Sono da eliminare: peperoni, salumi, formaggi stagionati, fritti e crostacei. Mentre si consiglia di mangiare almeno due volte al giorno frutta e verdura e di bere molta acqua. Infine, sono da inserire nel proprio regime alimentare anche carni bianche, pesce, legumi, latte e latticini magri. In più, per quanto riguarda i condimenti, sarebbe bene preferire sempre l’olio extravergine d’oliva.
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