La maternità è il sogno della maggior parte delle donne, ma mentre per alcune rimanere incinta è davvero molto semplice, altre devono faticare molto di più. Quel che è certo è che per diventare mamme non c’è nessuna formula magica, ma alcuni fattori come la giovane età ed il fatto di essere in buona forma fisica danno alla cicogna un numero maggiore di probabilità di arrivare.
Allo stesso modo, per facilitare il percorso della cicogna è molto utile calcolare i propri giorni fertili, vale a dire quei giorni in cui, avendo dei rapporti sessuali, crescono le possibilità di concepire un bambino. Ma come si calcolano i giorni fertili? Esistono diversi modi per poter calcolare i propri giorni fertili. Il metodo più semplice, ma a dirla tutta anche il meno preciso, consiste nel considerare come periodo di massima fertilità la metà del proprio ciclo mestruale.
Ma tale sistema può essere valido solo per chi può contare su un ciclo abbastanza regolare. Ci sono poi dei segnali che ci invia il nostro corpo, e che dobbiamo stare attente a cogliere. Si tratta dell’osservazione del muco cervicale, che in corrispondenza dei giorni fertili si mostra più abbondante ed anche più fluido, e del rilevamento della temperatura basale. Con temperatura basale si intende quella del corpo quando si è appena svegli.
Dopo l’ovulazione essa tende ad essere più alta di circa 0,3 – 0,5 gradi. Tra i metodi più validi per stabilire i giorni fertili ci sono sicuramente gli stick da acquistare in farmacia. Essi sono degli strumenti affidabili ed anche molto semplici da utilizzare. Basta infatti mettere lo stick sotto il flusso dell’urina per qualche secondo e dopo pochi minuti i attesa si scopre quando conviene darsi da fare. Infine, c’è sempre la possibilità di affidarsi al ginecologo e sottoporsi al monitoraggio ecografico.
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