influenzPurtroppo ci siamo. Con l’arrivo dei primi freddi autunnali, la ripresa delle attività scolastiche e lavorative quotidiane e la frequentazione di luoghi spesso molto affollati come scuole e mezzi pubblici, ecco che il pericolo di prendere l’influenza è sempre in agguato.

A farne le spese sono spesso i soggetti più deboli e fisiologicamente esposti come bambini e anziani. In moltissimi casi, però, complici una vita spesso troppo stressante e delle cattive abitudini alimentari che spesso non ci fanno consumare la giusta quantità di fibre raccomandata, anche l’organismo di soggetti adulti non anziani è esposto agli attacchi dei batteri che provocano raffreddori e febbri, in qualche caso anche piuttosto severi.

Fortunatamente, però, la natura ci viene incontro fornendoci i giusti elementi per permettere al nostro corpo di rispondere per tempo a questi attacchi. Tutto ciò che serve, oltre ad uno stile di vita più sano che preveda una leggera attività fisica e l’assunzione quotidiana di frutta e verdura, è utilizzare tanti fermenti. L’associazione migliore per permettere all’organismo di rinforzare le proprie difese immunitarie è quella di fermenti lattici probiotici e fibra di psyllium, che sono invece fermenti cosiddetti prebiotici.

Ma cosa sono in grado di fare nello specifico questi fermenti lattici? La loro azione difensiva parte dal ripristino della microflora. In questo modo il nostro corpo ha la possibilità di attingere da sé ciò di cui ha bisogno in caso di attacchi esterni dovuti a sbalzi di temperatura e contagi virali. Quando si scelgono i giusti fermenti lattici da assumere nel periodo più freddo dell’anno, è bene ricordare questi due nomi fondamentali: bifidobatteri e lactobacilli. In entrambi i casi si tratta ovviamente di batteri “buoni” la cui funzione è quella di mantenere in salute il tratto intestinale permettendo così di scongiurare attacchi da parte di batteri che invece così buoni non sono.

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