Che sia con la pizza, la torta o con le patine, guai a negare la Coca Cola o la Pepsi ai bambini! In realtà ad amare le due bevande, molto simili tra loro se non identiche, sono anche gli adulti di tutto il mondo. Le due bibite rivali da anni ormai spadroneggiano sul mercato e se ne contendono il primato, e sempre da anni fanno storcere il naso a detologi e nutrizionisti. La colpa sarebbe delle dosi eccessive di zuccheri e calorie al loro interno.
Ma in realtà non è solo la linea ad essere in pericolo con l’assunzione di Coca Cola e Pepsi, bensì anche la salute. Ad essere sotto accusa è il colorante caramello, presente in entrambe le bevande ed artefice di dar loro quella colorazione caratteristica ed inconfondibile. Proprio il processo di colorazione potrebbe essere la causa della formazione del 4-metilimidazolo o 4-MEI, ossia una sostanza impura. Dosi eccessive di tali sostanza potrebbero essere all’origine di diverse serie patologie, tra le quali il cancro.
Di recente la Consumer Report, un’organizzazione il cui obiettivo è far conoscere meglio i prodotti messi in commercio negli Stati Uniti, attraverso una ricerca ha messo in luce che questa sostanza pericolosa si trova in ben dodici differenti marche di soda. Pertanto la Food and Drud Administration, l’ente statunitense preposto alla regolamentazione dei prodotti sia alimentari che farmaceutici, è ora intenzionato a far chiarezza sui coloranti usati, così da poter verificare il livello di pericolosità per la salute dei consumatori.
Attualmente non vi è alcuna limitazione sulle quantità di 4-MEI da poter utilizzare nei prodotti destinati al consumo di massa. Ciò che si chiede è che invece vengano imposti dei limiti di impiego, così da tutelare la sicurezza dei consumatori. Per lo stesso motivo ci si sta impegnando affinché sulle etichette venga riportata con chiarezza la presenza di questo caramello. Sia la Pepsi che la Coca Cola si stanno attivando per ridurre le dosi di questa sostanza dannosa ed hanno assicurato dei controlli più rigidi. Dunque ai consumatori non rimane che aspettare e fidarsi.
Fonte immagine: http://www.ilfattoalimentare.it/crisi-coca-cola-pepsi.html