Tutti almeno una volta nella vita sono stati vittima di un brutto torcicollo, quel dolore acuto e spasmodico che si impossessa dei muscoli del nostro collo impedendoci di muovere la testa in qualsiasi direzione. Il torcicollo, solitamente transitorio e dovuto a traumi o colpi d’aria che irrigidiscono i muscoli limitrofi, si manifesta nella maggior parte dei casi in maniera del tutto improvvisa costringendo all’immobilità del capo chi ne soffre per evitare sensazioni di dolore ancora più acute.
In realtà, però, i medici garantiscono che per combattere il torcicollo e tornare attivi in poco tempo necessario è il movimento, a patto che si compiano esercizi leggeri, con la giusta postura e con estrema calma per evitare che altri movimenti bruschi rendano la guarigione più lunga e la sofferenza maggiore.
Vediamo quindi come ovviare a questi disturbi con alcuni semplici esercizi da eseguire più volte durante la giornata rimanendo seduti, con la schiena dritta e le mani poggiate sulle gambe, tra loro parallele per garantire una posizione quanto più eretta possibile.
Il primo movimento, quello della rotazione, è estremamente semplice. Non dovrete fare altro, infatti, che roteare il collo a destra e a sinistra, molto lentamente e in profondità anche se il dolore suggerirebbe di non roteare di nemmeno mezzo centimetro.
Il secondo movimento, quello di flessione, prevede invece che il paziente fletta il capo in modo da toccare, sempre molto lentamente, con l’orecchio destro la spalla destra per poi tornare alla posizione di partenza, con la testa dritta, e ripetere l’esercizio cercando di far toccare l’orecchio sinistro con la spalla sinistra. Evitare di contrarre le spalle ed alzarle istintivamente. Perché l’esercizio sia efficace, infatti, è necessario mantenere rilassata la schiena e muovere unicamente il capo ed il collo.
Il terzo esercizio, detto di estensione, prevede che il paziente porti il mento in avanti fino a toccare lo sterno mantenendo questa posizione per qualche istante e poi ritornare alla posizione di partenza. L’ultimo esercizio, infine, è quello di translazione, ovverosia portare il mento avanti e indietro, sempre molto lentamente, evitando che il capo di muova.
Niente paura, infine, se durante l’esecuzione di questi piccoli esercizi sentite rumori di scricchiolio. Durante i movimenti, infatti, è assolutamente normale che vertebre, legamenti e tendini facciano qualche rumore poiché sollecitati.
Foto: albanesi.it