Conoscere il proprio corpo e saper calcolare il periodo fertile ogni mese può essere per le donne un valido strumento qualora si stia cercando una gravidanza o, al contrario, nell’eventualità si voglia evitarne senza utilizzare contraccettivi come la pillola o la spirale.
Per donne che hanno un ciclo molto regolare (con mestruazioni che si presentano ogni 28 giorni), il calcolo del periodo fertile in base ai giorni può essere abbastanza affidabile. Il periodo fertile, infatti, parte dal momento dell’ovulazione, intorno al 14esimo giorno dal termine della mestruazione precedente, e dura per circa 7 giorni.
L’ovulazione è il momento più adatto per concepire un figlio o, al contrario, il momento durante il quale astenersi dai rapporti sessuali qualora non si voglia rimanere incinte. In quel momento, infatti, l’ovulo libera l’ovocita che, se a contatto con uno spermatozoo, può dar luogo ad una gravidanza.
Trattandosi di calcoli che utilizzano i giorni del ciclo, però, questo metodo è utile solo per donne con un ciclo davvero regolare ogni mese, cosa spesso non certa visto che a far ritardare la mestruazione possono bastare l’assunzione di farmaci o un periodo di maggiore stress.
Un altro metodo naturale per calcolare il periodo fertile è poi quello dell’osservazione del muco cervicale. Durante l’ovulazione, infatti, le perdite di muco sono più abbondanti e lo stesso è trasparente e molto fluido. Quando si nota la presenza di questo muco prodotto dalla cervice uterina, il corpo sta mandando un segnale molto importante: l’ovulazione avverrà entro circa 36 ore.
Attenzione, però, a non confondere queste perdite da ovulazione con il muco più scuro e denso che è possibile perdere in qualsiasi periodo del ciclo e che sta a significare che c’è in corso un’infezione vaginale come può essere, ad esempio, la candida.
Ultimo metodo spesso suggerito per il calcolo del periodo fertile riguarda la misurazione della temperatura corporea. Misurando tutti i giorni la temperatura alla stessa ora (preferibilmente al mattino appena sveglie), si noterà che nei giorni fertili questa tenderà ad aumentare di 3-5 decimi. Essendo però la temperatura basale molto influenzabile da fattori anche banali come sbalzi ormonali indipendenti dalla fertilità, stress o febbre, il calcolo del periodo fertile attraverso la temperatura corporea non è sicuramente un ottimo parametro se si vuole assolutamente evitare una gravidanza.
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