“Volare” cantava una famosa canzone! E se volare servisse anche per mandare la propria forma fisica alle stelle? Se ci s’imbatte in questa domanda, allora la risposta giusta è l’Antigravity yoga. In pratica è un po’ come dire: andare contro la forza di gravità nell’allenamento per combattere i danni della forza di gravità sui muscoli e sui tessuti!

Ovviamente non c’è nulla di magico in quest’attività fisica, che non è di certo un gioco di prestigio di David Copperfield! Si tratta, invece, di una vera e propria attività fitness che utilizza fasce e amache elastiche per fluttuare sospesi mentre si fa ginnastica. Una disciplina sportiva, questa, che può definirsi un mix di yoga, danza classica, pilates e ginnastica ritmica.

Nato negli Stati Uniti, l’Antigravity yoga è utilissimo per chi soffre di problemi alla colonna vertebrale, in quanto il workout, che non prevede grossi impatti col pavimento, permette di prevenire eventuali traumi alla colonna e alle articolazioni (un po’ come nel caso dell’acquagym). Dunque niente più dolorini che crescono giorno dopo giorno facendo maledire il momento dell’iscrizione in palestra!

La lezione dura circa tre quarti d’ora in cui la musica lounge, ambient e new age scandisce i movimenti controllati e mai frenetici, permettendo così un miglioramento globale dell’equilibrio e della coordinazione. I risultati? Una circolazione migliorata, niente più gonfiore alle gambe e un vero toccasana per la cellulite, oltre ovviamente al miglioramento del tono muscolare di tutto il corpo. Per non parlare del benessere psicologico, che risente molto positivamente di quest’attività dolce e di una musica che concilia ogni bella sensazione, portando ad un miglior ritmo sonno-veglia e ad una calma più costante durante la giornata.

Il tutto avvolti in una morbidissima amaca di stoffa appesa al soffitto. Adatto a tutte le persone di tutte le età, l’Antigravity yoga attende solo di vedervi protagonisti di un sano volo acrobatico protetto e senza pericolo alcuno.

Buon allenamento… senza gravità che tenga!

Fonte immagine: interlude.com