Grasso e cellulite sono un binomio terribile per la nostra linea e combatterli sembra spesso una lotta impari a cui ci arrendiamo ancor prima di affilare le armi. In natura esistono due piante che aiutano a liberarcene: il Coleus forskohlii e la Berberis aristata.

Innanzitutto, ricordiamo che la cellulite ‘estetica’ (da non confondere con quella ben più grave ‘infettiva’) è un’alterazione dei tessuti sottocutanei che comporta all’inizio gonfiore e, in seguito, piccole nodosità che determinano l’effetto ‘a buccia d’arancia’.

Le cause sono molteplici: stile di vita sedentario, poca attività fisica, dieta squilibrata, alcool e fumo etc… Il rimedio principale è dunque ridurre o eliminare le cause, dunque bere molta acqua, usare poco sale in cucina, fare attività fisica, limitare l’uso dei tacchi, evitare alcolici e curare il regime alimentare. Niente di nuovo e nessun miglioramento apprezzabile?

Allora cerchiamo di capire perché queste due piante possono essere davvero efficaci.I cuscinetti di grasso e la cellulite sono difficili da eliminare perché sono vere e proprie riserve lipidiche per il nostro corpo, contenute negli adipociti sotto forma di goccioline e protette da una membrana (la perilipina) che ostacola l’accesso dell’enzima sciogli-grasso (la lipasi).

E’ possibile, però, attraverso un processo di fosforilazione, modificare la Perilipina con il principio attivo detto Forskolina, contenuto nella sopracitata pianta. La reazione chimica permette di ‘superare questa barriera’ e sciogliere i lipidi dovunque siano localizzati.

Il principio attivo sciogli-grasso è estratto nelle radici del coleus, pianta orientale della famiglia delle Labiate. Inoltre il processo attivato dalla sostanza è del tutto fisiologico e non dannoso per l’organismo, perché stimola una sostanza biologica detta AMP ciclico (cAMP) che abbatte i trigliceridi all’interno della cellula. Non è l’unico effetto benefico: bisogna aggiungere che il processo attivato e la formazione di Leptina e PYY, comporta una diminuzione dell’appetito, che rappresenta un ostacolo quotidiano ai nostri buoni propositi. La seconda pianta che ci affianca alla lotta antigrasso è la Berberis aristata, dalle cui radici proviene il principio attivo del Crespino (BBR).

La pianta appartiene alla famiglia delle Berberidacee ed è chiamata comunemente Crespino, proprio come il principio attivo estratto; è una pianta spontanea già utilizzata nella medicina oftalmica, per ittero, febbri intermittenti malariche, diarrea, menorragia, disordini della pelle, dispepsie, infiammazioni, reumatismi.

La Berberina inibisce l’enzima Acetilcolinesteras e quindi stimola il movimento muscolare. I nostri tessuti produrranno una sostanza lipidica, detta Oleil Etanol Amide (OEA) che riduce, a livello celebrale, lo stimolo della fame; inoltre, ha un ruolo fondamentale anche per diminuire il colesterolo cattivo e aumentare quello buono.

Per la lotta alla cellulite la BBR agisce stimolando fisiologicamente un enzima corporeo, il cosidetto AMPK. La formazione di grasso è bloccata da questa proteina per cui, da un lato la Forskolina distrugge i cuscinetti adiposi mentre la BBR blocca la formazione di altri lipidi.