Esistono tre tipologie di peso forma. Quella (purtroppo!) più diffusa è il peso desiderabile, così chiamato perché non si basa tanto sulla salute e sulla predisposizione dell’individuo, quanto su canoni estetici spesso anonimi e impersonali, oltre che troppo spesso impossibili da raggiungere a meno che non si vada a discapito del proprio benessere psicofisico.
La seconda tipologia è quella del cosiddetto peso ideale, e si basa su di un mix di parametri che tengono conto dell’età, del sesso e dell’altezza. Meno rischioso dell’ossessione verso il peso desiderabile, il peso ideale si basa comunque su formule matematiche, che sono le più svariate:
- Formula di Lorenz: non tiene conto né dell’età né della struttura scheletrica, per cui è solo parzialmente affidabile.
Per gli uomini = altezza in cm – 100 – (altezza in cm – 150) / 4
Per le donne = altezza in cm – 100 – (altezza in cm – 150) / 2
- Formula di Broca: tiene conto solo dell’altezza, per cui è solo parzialmente affidabile.
Per gli uomini = altezza in cm – 100
Per le donne = altezza in cm – 104
- Formula di Wan der Vael: tiene conto solo dell’altezza, per cui è solo parzialmente affidabile.
Per gli uomini = (altezza in cm – 150) x 0,75 + 50
Per le donne = (altezza in cm – 150) x 0,6 + 50
- Formula di Berthean: questa tiene conto dell’età ma non del sesso, per cui è solo parzialmente affidabile.
Peso ideale per uomini e donne = 0,8 x (altezza in cm – 100) + età/2
- Formula di Perrault: questa formula tiene conto di età e altezza ma non del sesso.
Peso ideale per uomini e donne = altezza in cm – 100 + età/10 x 0,9 •
- Formula di Keys: questa non tiene conto dell’età.
Per gli uomini = (altezza in m elevata alla seconda) x 22,1
Per le donne = (altezza in m elevata alla seconda) x 20,6
- Formula di Travia: questa formula non tiene conto né dell’età né del sesso.
Peso ideale per uomini e donne = (1,012 x altezza in cm) – 107,5
A questo punto, a quale formula è meglio affidarsi? Forse quella di Keys è quella più consigliata, tuttavia, essendo tutte parzialmente incomplete come parametri da prendere in considerazione, forse è meglio calcolare il proprio peso ideale con tutte le formule e fare una media conclusiva.
La terza tipologia è quella più naturale: non a caso si parla proprio di peso naturale! È un numero che non tiene conto di come dovremmo essere in base ad asettiche tabelle, ma in base a ciò che il nostro corpo è disposto a seguire: potremmo lottare per anni perché una tabella ci dice che il nostro peso ideale è di 60 kg e invece tendere automaticamente verso i 65! Anziché combattere tutta la vita contro un numero che il nostro corpo non sente come il suo, proviamo a domandarci qual è stato il peso che maggiormente abbiamo mantenuto negli ultimi due anni? Ecco, quel numerino lì è il nostro peso naturale! Ma occhio: questo discorso non vale se il proprio BMI (l’indice di massa corporea) è superiore al numero 30, numero che indica il punto minimo di obesità. In questo caso occorre mettersi a dieta per scendere al di sotto del numero 30 del BMI, visto che una condizione di obesità non sarà mai un peso naturale!
Come calcolare il proprio BMI? Ecco la formula = peso in kg /(altezza in metri elevata alla seconda). Se il risultato è inferiore a 18,5 si è in sottopeso; se è compreso fra 18,5 e 25 si è in normopeso; se è fra 25 e 30 si è in sovrappeso; se va da 30 in su indica obesità e vuol dire che bisogna correre urgentemente ai ripari.