Ebbene sì: alla faccia della disperazione dei più, c’è anche chi desidera ingrassare. Chi ambisce ad una dieta ingrassante di sicuro non solo non ha la più pallida idea dell’odio che si tira addosso da parte dei “metabolicamente svantaggiati”, ma spesso e volentieri non capisce nemmeno il motivo visto che vive la propria magrezza costituzionale come un complesso imbarazzante, probabilmente simile e contrapposto al sovrappeso.

Come agire in questi casi? Innanzitutto comprendendo che aumentare di peso non vuol dire ingrassare: l’ideale è avere un aumento ponderale che sia non solo di massa grassa, ma anche magra! Per questo motivo, è inutile mangiare tanto cibo spazzatura con la speranza di metter su forme, perché si rischierebbe di danneggiare anche la propria salute oltre che di metter su forme laddove non sarebbe l’ideale!

Insomma, anche nel caso di una dieta ingrassante, la piramide alimentare va rispettata: 55% di carboidrati, 20% di proteine e 25% di grassi, in un sistema calorico che preveda un surplus come introito ma sempre tenendo conto di queste percentuali.

Una parola in più va spesa sui grassi: sempre per un discorso di salute, è meglio privilegiare i grassi insaturi come gli olii vegetali, ed evitare invece i grassi idrogenati che provengono da brioche, grissini e dolciumi confezionati.

Potremmo presentare uno schema dietetico, ma per correttezza evitiamo poiché il metabolismo, l’età e l’attività fisica cambiano a seconda delle persone, e per questo motivo è fondamentale fare riferimento ad un bravo nutrizionista, già coscienti delle nozioni base che vi suggeriamo in questo articolo.

Inoltre, attenzione: mai abbandonare lo sport, ma prediligere al contrario attività fisiche che aumentano la massa muscolare, il body building in primis, che prevede un numero basso di ripetizioni per ogni esercizio con carichi elevati e con buoni intervalli di riposo, in modo da far sviluppare i muscoli.

Ovviamente queste linee guida sono rivolte a chi soffre di magrezza costituzionale: nei casi in cui il sottopeso derivasse da problemi di salute, come ipertiroidismo, disturbi alimentari o psicologici e parassitosi, si deve prima affrontare la situazione da un punto di vista prettamente clinico.

Fonte immagine: donne.hellospace.net