Una nuova dieta affascina le star di Hollywood. Si tratta della dieta flexitarian, l’ultima tendenza in fatto di alimentazione, che spopola negli Stati Uniti ed ora è arrivata anche da noi. A idearla la famosissima nutrizionista Dawn Jack Blatner, che con questo suo regime alimentare ha convinto perfino la bellissima attrice Gwyneth Paltrow. Curiose di sapere cosa mai possa nascondersi dietro una dieta da un nome così particolare? Accontentiamo subito la vostra curiosità.
La dieta flexitarian può essere definita una sorta di dieta vegetariana flessibile. In che senso? Nel senso che predilige frutta e verdura ma non esclude completamente gli alimenti di origine animale. Certamente vegetariani e vegani convinti non guarderanno di buon occhio questa dieta vegetariana part time, eppure questo regime alimentare raccoglie un numero sempre più alto di proseliti. Capirete che il compromesso è ottimo per quanti non riescono a rinunciare alla carne: si privilegiano gli alimenti verdi, ma non si disdegnano né bistecche né pesce.
Questa dieta è perfetta per chi ha bisogno di perdere 3 o 4 chili senza grandi privazioni. L’apporto nutrizionale giornaliero oscilla tra le 1300-1400 calorie, dunque si tratta di una dieta che non risulta severa, ma che soprattutto risulta varia. E’ infatti possibile consumare, alternandoli, una grande quantità di cibi: oltre alla frutta e alla verdura, via libera ai cereali integrali, i legumi, i derivati dalla soia e la frutta secca. Per due volte a settimana, poi, sono permesse anche le proteine animali. Questo vuol dire che potrete liberamente scegliere tra carne, uova, pesce e latticini, da consumare in piccole porzioni.
C’è da dire che proprio questa varietà di alimenti rende la dieta flexitarian un regime alimentare abbastanza equilibrato, in cui non si rischiano grandi carenze nutrizionali. La quantità di vegetali prevista ci aiuta a regolarizzare l’intestino e anche a prevenire patologie come diabete e colesterolo alto. Mentre il consumo di alimenti di origine animale non ci fa rischiare carenze vitaminiche. Per una volta, una dieta made in Usa non è poi così sconsigliabile.
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