Messa a punto dal cardiologo americano Dean Ornish (Università della California), la dieta che porta il suo nome si presenta come un regime alimentare perfetto per chi ha problemi di colesterolo e per tutte le persone affette da coronopatie. Decisamente povera di grassi, promette di perdere chili e salvaguardare la salute cardiovascolare, ma va abbinata anche ad attività fisica e meditazione.

Questa dieta che sembra seguire il motto “mens sana in corpore sano” sembra avere conquistato già molte star, tra cui l’attrice premio Oscar Natalie Portman e l’ex Beatle Paul Mc Cartney, che però seguono la versione vegana della dieta Ornish. Ma cosa ci concede e cosa invece ci vieta questa dieta? Innanzitutto sì ai legumi, che andrebbero consumati almeno tre o quattro volte a settimana per assicurarsi i principi nutritivi fondamentali e stare in forma. I legumi sono utili soprattutto perché contengono le saponine, un infallibile aiuto contro il colesterolo. Si consiglia di consumarli insieme a riso o pasta integrale. Il dottor Ornish loda particolarmente i fagioli azuki, ricchi di molecole che possono frenare lo sviluppo tumorale.

Sì anche a molta frutta, verdura e carboidrati. Il dottor Ornish dice un no categorico a tutti i cibi vegetariani che però forniscono un elevato apporto di grassi saturi, come cocco e frutta secca. E’ vietato anche il caffè, mentre è previsto un consumo limitato di olio extravergine d’oliva, vino e sale. C’è da dire che ci sono due versioni di questa dieta: una vegetariana, più rigida, che rinuncia a qualsiasi proteina animale, l’altra che è invece più generosa, e permette il consumo limitato di pesce e di carni bianche, come quella di pollo. In entrambi i casi è d’obbligo un apporto di grassi giornaliero limitatissimo. Così come è d’obbligo dire addio al fumo e dedicarsi quotidianamente ad un moderato esercizio fisico.

Il pro della dieta Ornish è che non c’è una conta delle calorie, ed impone un programma sano che non si limita ai soli cibi ma riguarda l’intero stile di vita. Il contro della dieta è che l’apporto minimo di grassi fa pedere il gusto dei cibi, e si sa che sacrifici e rinunce non aiutano a seguire la dieta a lungo termine. Ma se volete provare la dieta Ornish, ecco un esempio di menù giornaliero.

  • Colazione: Un tè o un caffè d’orzo con uno yogurt magro e una fetta biscottata con miele e marmellata.
  • Pranzo: Riso e piselli, tofu o pesce bianco con verdure cotte al vapore.
  • Merenda: Uno yogurt magro.
  • Cena: Una zuppa di legumi accompagnata da una porzione di verdure e un panino di soia.

Fonte immagine: ronchidelgarda.it