Pochi avranno sentito parlare della dieta alcalina, un regime alimentare ipocalorico indicato per la perdita di qualche chilo in breve tempo. Con un apporto giornaliero di circa 1200 Kcal, infatti, sarà possibile perdere all’incirca 2 chili nel giro di sole 2 settimane.

Ma vediamo nello specifico cos’è la dieta alcalina ed il perché di questo nome. La dieta alcalina è così definita perché dovranno essere consumati prevalentemente alimenti abasici (80%) e solo in minima parte alimenti acidi (20%).

Gli alimenti acidi che andranno quindi evitati sono soprattutto pesce, carne e formaggi da sostituire il più possibile con preparazioni a base di soia. Bando, insomma, a tutti i cibi proteici suggeriti invece da altre diete ed anche a caffè, alcolici e bevande gassate, prettamente acide. Per quanto riguarda l’acqua imbottigliata da bere, attenzione a scegliere prodotti che da etichetta riportano un valore del Ph maggiore di 7. In questo caso, infatti, l’acqua potrà essere considerata alcalina.

Una volta visti i maggiori alimenti e bevande da assumere con moderazione o da sospendere durante il regime alimentare, vediamo ora quali sono i cibi concessi e consigliati. Via libera a tuberi, noci, frutta, verdura e legumi ma ricordate: a fare la differenza non sono solo i cibi ma anche la loro cottura. Questa, infatti, è in grado di determinare la maggiore o minore alcalinità degli alimenti. Un caso su tutti, per rendere maggiormente l’idea: gli spinaci, verdura alcalina da cruda, diventa purtroppo acida una volta cotta. Trattandosi in questo caso di una verdura salubre ma da consumare in ogni caso cotta, sarà quindi consigliabile cuocerla a vapore così che non le si permetta di diventare acida e dunque nociva nel percorso alimentare qui proposto.

La dieta alcalina, è bene sottolinearlo, non è utile solamente per una perdita di peso veloce e non eccessiva ma anche, e soprattutto a dire il vero, per mantenersi in salute il più a lungo possibile. Privilegiare gli alimenti alcalini a quelli acidi, infatti, permette di non perdere col tempo minerali essenziali come calcio e magnesio, indispensabili per il corretto funzionamento del nostro organismo. Il consumo limitato di carne e pesce, inoltre, tiene lontano il rischio di tumori al seno e all’intestino. Tra i due prodotti, infatti, è in ogni caso preferibile il pesce anche se acido. Nella dieta qui presentata, ad ogni modo, una porzione di carne ed una di pesce potranno essere consumate senza troppi problemi 3 volte a settimana.

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