Consiglio il film ‘Il bagno turco’, opera prima del regista Ferzan Özpetek, per immergersi nelle nebulose ed affascinanti atmosfere di un hamam ad Instambul. Per chi non avesse la fortuna come il protagonista di ricevere in eredità una casa nel cuore della Turchia, consiglio di rilassarsi in un bagno di relax e socialità nei centri benesseri presenti nelle nostre città.
Ma quali sono i benefici e le controindicazioni di questo trattamento, le cui radici affondano nelle civiltà egizie, greche e romane? La sauna è un trattamento idrotermoterapico, detto anche ‘bagno di calore’ in un ambiente chiuso in cui viene immessa aria molto calda e secca, efficace per un riequilibrio naturale delle condizioni psicofisiche.
Il bagno turco (o sauna umida) si svolge in un ambiente saturo di vapore acqueo che, formando una nebbia, determina la traspirazione. L’umidità relativa dell’ambiente va dal 90 al 100%.
Elenchiamo subito i vantaggi e i soggetti che possono tranquillamente usufruirne.
I benefici di sauna e bagno turchi sono: sollievo dallo stress, disintossicazione del corpo, miglioramento dell’elasticità della pelle, aiuto al sistema immunitario, rilassamento dei muscoli, diminuzione della cellulite. La stimolazione della temperatura aumenta la reattività e stimola il metabolismo. E’ particolarmente indicata nei climi freddi (non a caso nasce in Finlandia!).
La sudorazione comporta perdita di liquidi e sali minerali, da reintegrare con specifiche bevande e succhi di frutta. Per favorire la circolazione dei vasi sanguigni è consigliabile stare sdraiati o mantenere le gambe più in alto rispetto al busto. I soggetti che trarrebbero benefici sono: malati di gotta, alcune malattie croniche dell’epidermide (come psoriasi e acne). E’ consigliabile per stroncare malattie da raffreddamento e muscolari (colpo d’aria).
La diminuzione della quantità di urine nei giorni successivi alla sauna, può comportare aggravi in soggetti che soffrono di calcolosi, altre malattie renali, cardiopatici e ipertesi. Nel caso di soggetti deboli, con malattie veneree o cutanee e disturbi cardiovascolari è necessario una consultazione del medico curante.
In tutti i casi, soggetti idonei e meno, è necessario valutare il tempo massima di tolleranza del calore, che cambia da persona a persona. Un disturbo da non sottovalutare nelle sedute è l’eccessivo calore avvertito dal corpo: per es. possono pulsare le vene delle tempie. In questi casi è consigliabile interrompere il trattamento e fare una doccia fredda.
Non mangiare mai prima della seduta (almeno un’ora prima) e reintegrare i liquidi persi.