Il vostro cruccio sono le orecchie, tanto che fate sempre attenzione a coprirle scrupolosamente con capelli o cappelli? Ebbene, dovete sapere che se la forma o la grandezza delle vostre orecchie rappresentano per voi un vero problema, oggi una soluzione definitiva c’è e si chiama otoplastica. L’otoplastica, meglio conosciuta come chirurgia delle orecchie, interviene su orecchie troppo grandi (macrotia) o sulle classiche orecchie a sventola, rimodellandole e restituendo loro forma e proporzioni adeguate al viso.
Ma chi può sottoporsi a questo tipo di intervento e, soprattutto, esso comporta dei rischi? Partiamo dal presupposto che un difetto nella morfologia dell’orecchio si presenta fin dalla nascita, per poi accentuarsi con lo sviluppo. Pertanto, già per i bambini delle orecchie per così dire poco armoniche possono costituire una fonte di imbarazzo, che va a minare la propria autostima e sicurezza. Per evitare tutto ciò molti genitori si persuadono a far eseguire questo intervento ai propri figli tra i sei e i quattordici anni. Ed in effetti non c’è nessuna controindicazione a ciò, visto che per l’otoplastica non ci sono limiti d’età. Per i bambini sarebbe consigliato effettuarla dai cinque anni in su, quando la cartilagine è piuttosto stabile per la correzione.
Già il fatto che l’otoplastica sia consigliata a dei bambini ci deve suggerire che si tratta di una procedura chirurgica tutto sommato semplice. Ma si tratta pur sempre di un intervento chirurgico, cosa che ci deve spingere a ragionare se è davvero necessario e ci deve portare a prendere in considerazione eventuali rischi.
Tra le possibili ma rare complicanze ematomi, dolori persistenti ed infezioni. La cosa importante è rivolgersi ad un personale e a delle strutture estremamente qualificati. Essendo un intervento molto personalizzato, il chirurgo effettuerà una visita accurata, durante la quale non dovete aver timore a porre tutti i vostri interrogativi. L’otoplastica è eseguita di solito negli adulti in anestesia locale con sedazione mentre nei bambini in anestesia generale. Essa si effettua in regime di day-hospital e dura un paio d’ore.
Fonte immagine: guidamedicinaestetica.it