Andando avanti con l’età oppure dopo una dieta dimagrante che ha portato alla perdita di parecchi chili, i tessuti tendono a cedere. E una delle parti più delicate del corpo di una donna, dove i tessuti cedono con più facilità, è quella delle braccia che si estende dal gomito all’ascella. Avete mai sentito parlare di braccia “ad ali di pipistrello”?
E’ proprio ciò che accade in questa zona del corpo che vi abbiamo appena descritto quando i tessuti si rilassano e diventano molli. Questa condizione non è esteticamente piacevole, e pertanto viene vissuta con grande disagio da tante donne. Soprattutto in estate, quando le braccia sono totalmente scoperte, queste donne si sentono in grande imbarazzo. Per questo molte decidono di ricorrere alla brachioplastica, ovvero il cosiddetto lifting delle braccia.
Come abbiamo detto, a vivere questa condizione e quindi a ricorrere alla brachioplastica non sono soltanto le donne che vogliono dimostrare qualche anno di meno ma anche quelle che hanno subito un dimagrimento importante. I medici assicurano che attraverso questa operazione è possibile restituire alle braccia un aspetto tonico, eliminando così il problema di natura estetica ma anche il fastidio fisico che si può provare quando, durante i movimenti, la parte interna delle braccia viene a contatto con il resto del corpo causando uno sfregamento.
Ma attenzione perché oggi, quando si parla di lifting, si tende sempre a vedere solo i benefici che essi possono comportare, senza considerare gli effettivi rischi. La brachioplastica è un intervento chirurgico a tutti gli effetti, che avviene in astesia totale e che dura tra le tre e le quattro ore, dunque sarebbe opportuno eseguirlo solo in casi di vera necessità. Come tutti gli interventi, anche la barchioplastica comporta un periodo postoperatorio, in cui seguire una serie di accorgimenti, e può comportare eventuali complicazioni. Dopo l’intervento le cicatrici tendono a scomparire nel giro di qualche mese, mentre i medici promettono che il risultato dell’operazione è permanente.
Fonte immagine: fracasso.net