Da che mondo è mondo, e in qualunque parte del pianeta, il vino rosso è simbolo di socializzazione, festeggiamento e allegria: insomma, che il vino rosso faccia buon sangue si è sempre detto, ma i recenti studi sembrano dare a questo proposito dimostrazioni che sempre più confermano tale teoria.

E’ stato dimostrato infatti che quantità moderate di vino rosso diminuiscono il rischio di decesso del 40% nel caso di malattie cardiovascolari, e del 22% per ciò che riguarda il cancro.Tuttavia è importante mantenersi entro certi limiti, poiché se questi vengono superati la percentuale di rischio riaumenta e anche molto rapidamente.

In realtà queste caratteristiche salutari del vino rosso non sono assimilabili a tutte le bevande alcoliche, e questo avviene perché il vino contiene delle sostanze ottime per la salute: i polifenoli.

I polifenoli sono estratti dall’acino dell’uva, e tra quelli maggiormente benefici vanno ricordati il resveratrolo e la quercitina, che inibiscono la mutazione del DNA aiutando a riparare i tessuti danneggiati e a bloccare la replicazione di eventuali cellule tumorali, oltre a proteggere la salute di chi soffre di disturbi cardiaci e di diabete.

Quando si parla di consumo moderato, si intende una quantità che va da 2 a 4 bicchieri al giorno per gli uomini e da 1 a 2 bicchieri al giorno per le donne (la quantità di un bicchiere è di circa 120 ml). Bisogna tuttavia avere un occhio di attenzione nei confronti della linea: infatti ogni grammo di alcol sviluppa 7 kcal, e le calorie provenienti dal vino sono identificabili, fondamentalmente, come calorie “inutili”, cioè prive di fondamentali sostanze nutritive.

Inoltre, l’alcol è neurotossico, e di sicuro il vino non è analcolico! Per questo motivo, per poter godere del potere antiossidante e salutare dei polifenoli e nello stesso tempo evitare i danni che l’alcol induce nell’organismo, è fondamentale che le famose “quantità moderate” vengano rispettate fino in fondo.