Fitte all’addome, pesantezza, sensazione di gonfiore e periodi di stipsi alternati ad altri esattamente opposti. Sono questi alcuni dei sintomi più comuni legati a quella patologia comunemente definita col nome di “colite” che sarebbe preferibile indicare col termine più esatto di intestino irritabile. Se fino a qualche tempo fa si riteneva che l’intestino irritabile dipendesse in larga misura da stress ed emozioni forti, si è scoperto poi che a scatenare questi fenomeni, che possono sensibilmente peggiorare la qualità della vita di chi ne soffre, sono anche cause del tutto organiche come l’intolleranza a particolari alimenti, la presenza eccessiva di batteri nell’intestino tenue e il cattivo assorbimento di zuccheri e lattosio.
Per combattere la sindrome da intestino irritabile il medico potrà consigliarvi tutta una serie di integratori a base di Zinco, oli essenziali derivati dal finocchio e incensolo acetato ma il primo grande passo per migliorare la situazione avviene direttamente a tavola modificando il modo in cui ci alimentiamo e dando preferenza ad alcuni cibi anziché altri.
Per combattere l’intestino irritabile sarà innanzitutto necessario eliminare o comunque moderare l’utilizzo di latte, cereali integrali e frutta come banane, uva, albicocche oltre che dolciumi (lo zucchero agevola la vita dei batteri) e cibi fritti. Altri consigli utili sono non andare a riposare immediatamente dopo il pasto ma cercare di praticare del moto anche se leggero, evitare i pranzi (e soprattutto le cene) troppo abbondanti e bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno a temperatura ambiente.
Ma come essere sicuri di soffrire o meno della sindrome da intestino irritabile? Sarà necessario consultare il medico per un’opportuna terapia nutrizionale quando i dolori addominali persistono per un periodo superiore ai quattro mesi, se le feci si presentano molli o troppo dure e se accompagnate da presenza di muco. Fate inoltre attenzione ai crampi addominali: se questi diminuiscono andando in bagno e se la defecazione supera il limite di tre o quattro volte in una sola giornata, il campanello d’allarme è chiaro e sarà necessario correre ai ripari per migliorare le condizioni dell’intestino e dell’intero organismo.
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