Sono i veri re incontrastati della frutta estiva. Ovviamente stiamo parlando del cocomero e del melone, entrambi così freschi, leggeri e golosi da farci venire al solo nominarli l’acquolina in bocca. Anche se scegliere tra i due è difficile, c’è chi preferisce il frutto dalle fette rosse e chi, invece, quello dalle fette gialle. Ma al di là del gusto personale, quale è migliore da un punto di vista nutrizionale? E’ proprio questo che vi sveleremo.

Il cocomero appartiene alla famiglia delle Cucurbitaceae e nasce in Africa, per arrivare da noi in Italia grazie alle Crociate nell’anno mille. La sua bella polpa rossa piena di semini neri è costituita essenzialmente da acqua (il 90-95%). Questo è il motivo per cui il cocomero è tra i frutti più dissetanti ed in estate è una vera e propria manna dal cielo. Oltre a questa alta percentuale d’acqua il cocomero è costituito da zuccheri, fruttosio in primis, potassio, magnesio e una buona dose di vitamine dei gruppi A, B e C. Ma, bontà a parte, perché dovremmo mangiare il cocomero? Di buoni motivi ce ne sono diversi. Innanzitutto il cocomero è un amico della nostra linea, visto che, a dispetto della sua dolcezza, contiene pochissime calorie (30 per 100 grammi). E’ poi ricco di sostanze antiossidanti, ha proprietà diuretiche, disintossicanti, serve a combattere la stanchezza e la ritenzione idrica.

Ma vediamo come risponde a tutto ciò il melone, che appartiene al genere Cucumis e sembra essere originario dell’Asia. Anche in questo caso è l’acqua l’elemento principale: il melone ne contiene il 90%, insieme a proteine, zuccheri, fibre alimentari, potassio, ferro, calcio e vitamine. Dunque anche questo è un bel mix di salute e benessere. Tra i benefici ricordiamo che il melone stimola la produzione di melanina, combatte l’osteoporosi e ha benefici sulla circolazione. Rispetto al cocomero il melone ha più sali minerali e vitamine ma anche più calorie. Dunque, solo in base alle vostre esigenze potrete stabilire quale frutto vince il confronto!

Fonte immagine: fcpcerea.it