formaggi in tavola

Ogni dieta ipocalorica che si rispetti vieta tassativamente a chi la segue di mangiare gran parte dei formaggi in commercio poiché eccessivamente grassi. Basti pensare, infatti, che soli 30 grammi possono contenere oltre 100 Kcal ed anche più di 10 grammi di soli grassi. Una percentuale assolutamente fuori dai rigidi parametri di un regime ipocalorico. Chi ama il gusto di questi prodotti, però, può certamente consolarsi anche se a dieta. Sono tantissimi, infatti, i cosiddetti formaggi magri, alternative interessanti al formaggio classico, valido aiuto per non ingrassare e fornire all’organismo il giusto apporto quotidiano di calcio.

Ma come capire se un formaggio e magro o meno? La cosa più importante è leggere correttamente l’etichetta e capire se il contenuto totale di grassi è inferiore al 20% al totale del peso. In pratica si intendono formaggi magri quelli il cui contenuto di grassi non superi i 22-23 ogni 100 grammi di prodotto. Per rendere la cosa più semplice, però, elencheremo ora una serie di formaggi magri ideali per chi segue una dieta.

Primo fra tutti, molto consigliato da dietologi e nutrizionisti, è la ricotta che fornisce solo 140 calorie per ogni 100 grammi ed appena 8 grammi di grasso. Altro formaggio leggero che è possibile mangiare sempre è la feta, 265 calorie per 100 grammi e solo 21 grammi di grassi. Per chi volesse strafare ecco allora la mozzarella light, zero grassi e sole 140 calorie per 100 grammi. Un’alternativa forse più gustosa è il fior di latte con 250 calorie ogni 100 grammi e soli 16 grammi di grassi. Ricordiamo infine anche la caciotta fresca che con i suoi 23 grammi di grassi per 100 grammi di prodotto e sole 250 calorie, permette di assaporare tutto il gusto del formaggio senza sensi di colpa.

Nonostante si tratti di formaggi leggeri, però, è buona norma integrarli nella propria dieta in piccole porzioni che rientrino nel totale complessivo di calorie permesse.

Foto: pandemia – Flickr