In cinta ed in forma per la salute della mamma e del figlio: diamo alcune indicazioni sulla dieta per evitare problemi durante la gravidanza e danni permanenti al nascituro. La regola che si mangia per duenon è certamente valida e, anche meno, che si debba assecondare tutti i desideri e voglie della mamma. Infatti, ingrassando troppo la donna può incorrere in diversi rischi: ipertensione (dannosa per il feto), diabete, infezioni urinarie e, infine, complicazioni al momento del parto. Quindi la genitrice deve essere molto attenta alla sua alimentazione, che deve essere varia, equilibrata, leggera, di facile digeribilità e con alti valori nutrizionali.
E’ necessario eliminare completamente l’alcool, ridurre caffè e tutte le bevande che contengono caffeina, cibi con eccitanti o altamente calorici (come dolci e fritti), soprattutto nell’ultimo periodo della gestazione. Non è possibile stabilire una soglia minima di sicurezza per l’alcool e le anomalie trasmesse dalla mamma al nascituro, per cui è meglio non assumerlo.
Come altamente sconsigliati sono determinati cibi, perché possono trasmettere malattie gravi, quali la listeriosi o la toxoplasmosi. Le neo mamme devono evitare (un po’ di pazienza si tratta solo di 9 mesi!) carne al sangue, insaccati, crosta del formaggio, uova crude o alimenti che contengono la maionese, formaggi non pastorizzati come brie e feta greca, succhi di frutta non pastorizzati. Il pesce e i frutti di mare mai mangiati crudi ed evitare il pesce spada, il tonno e la spigola che contengono alte quantità di mercurio, dannoso per il cervello del neonato.
Se la madre mangia spesso fuori casa, deve evitare snack, patatine e merendine: aboliti dal buonsenso e dagli studi dei ricercatori Stephanie Bayol e Neil Stickland del Royal Veterinary College di Londra. I danni sono visibili a lungo termine, anche se il figlio verrà nutrito in maniera sana. Gli studi eseguiti su topi in laboratorio, hanno mostrato come i figli prediligevano il cibo poco sano mangiato dalla mamma, come se avessero ereditato, assieme a nutrienti scorretti, anche abitudini alimentari sbagliate.