Sta per arrivare il Natale e con esso, crisi a parte, moltissime famiglie italiane metteranno in tavola la sera della vigilia tante pietanze preparate utilizzando molluschi, crostacei e diverse tipologie di pesci. Anche i più abituati a comprarne, però, qualche volta sono incorsi nella spiacevole e amara sorpresa di aver acquistato tutt’altro che un buon pesce. Ecco allora una serie di semplici regole da tenere a mente nelle prossime settimane quando vi accingerete a comprare in pescheria gli ingredienti per i vostri gustosi piatti natalizi e non.

Innanzitutto un pesce fresco si riconosce dal fatto che l’odore non è sgradevole e sa effettivamente di mare. Per capire se il pesce è appena pescato, inoltre, sarà necessario guardare la testa. Se è fresco, infatti, la testa sarà in posizione orizzontale e non si piegherà. Altro particolare fondamentale e molto conosciuto riguarda le branchie. Queste, infatti, dovranno essere rosee e non scurite, cosa che avviene invece quando il pesce non è più fresco.

Gli occhi dovranno invece essere neri, non incavati, con una pupilla vivida così come le squame che dovranno essere brillanti e staccarsi facilmente dal pesce. La carne di un pesce fresco, infine, è solitamente elastica. Una volta in pescheria, per rendervi conto di questo aspetto, vi basterà toccare col polpastrello la sua carne e, se non restano zone cave dopo la pressione, sarete sicuri che si tratta di pesce fresco.

Per quanto riguarda i crostacei di grandi dimensioni, invece, visto che vanno veduti vivi è difficile avere brutte sorprese. L’unica cosa alla quale si dovrà prestare attenzione riguarda invece quelli piccoli. In questi crostacei, infatti, la testa non deve tendere a staccarsi dal corpo se sono realmente freschi. Diffidate, insomma, da quei pescivendoli che vogliono vendere solo la parte della coda senza più la testa. Per quanto riguarda la vongole, invece, bisognerà fare attenzione agli spruzzi di queste nelle vasche di depurazione. Se ne emettono, poiché vive, allora sono fresche. Diversamente, non è il caso di acquistarle. Per le cozze, invece, fidatevi di quelle vendute in rete con opportuna etichetta con data di scadenza all’esterno.

Foto: locandadelcontenitto.it