Non sempre molto amato in cucina per il suo gusto sicuramente deciso, l’aglio è uno dei prodotti che invece andrebbero consumati più spesso viste le sue innumerevoli proprietà benefiche per tutto l’organismo. Cotto o crudo che sia, infatti, questo importante alleato per la salute permette di difendersi da diverse patologie, alcune anche molto gravi. Vediamole nel dettaglio.
Consumare aglio con una certa frequenza permette innanzitutto di tenere a bada la pressione e scongiurare il rischio di ipertensione. L’aglio, infatti, favorisce la vasodilatazione evitando così bruschi aumenti di pressione, spesso anche molto gravi.
Uno dei suoi principi attivi più importante, l’allicina, permette inoltre di contrastare e ridurre l’aggregazione piastrinica. In altre parole, quindi, grazie a questa preziosa sostanza contenuta nell’aglio è possibile evitare che le piastrine in circolo possano aggregarsi e creare trombi lungo il percorso arterioso e venoso.
Altri grandissimi pregi dell’aglio sono quello di essere in grado di contrastare il cosiddetto colesterolo cattivo, quella parte di colesterolo, cioè, che può mandare in tilt il sistema cardiovascolare, e di alleviare spasmi muscolari e dolori addominali.
Ma non è tutto. L’aglio, infatti, è risultato essere anche un ottimo antibiotico naturale che protegge da funghi, virus, batteri e parassiti ed è in grado di stimolare la produzione di difese immunitarie sempre più forti oltre che di tenere a bada la glicemia grazie ai cosiddetti alcaloidi in esso contenuti.
E per chi fosse particolarmente attento alla sua bellezza, è bene sapere che grazie all’aglio è possibile ritardare l’invecchiamento cutaneo avendo, così, una pelle più elastica e luminosa più a lungo. Senza contare, infine, tutti i benefici che l’aglio può avere per curare le affezioni delle prime vie respiratorie, spesso le prime ad essere colpite dal freddo inverno.
Un prodotto, mille rimedi. Le uniche accortezze da seguire, però, riguardano la sua assunzione. Nonostante l’aglio sia un prodotto dalle molteplici proprietà benefiche, infatti, il suo uso-abuso potrebbe provocare nausea e vomito mentre durante l’allattamento il suo consumo è in ogni caso sconsigliato per evitare che si alteri il sapore del latte materno ed il piccolo possa soffrire di problemi gastrointestinali.
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